Essere multati così è davvero una beffa: tolleranza zero in Italia, arrivano le prime sanzioni

È successo in Italia, un eccesso di zelo tra motociclisti si è trasformato in sanzioni. Tolleranza zero, e un dettaglio ha fatto la differenza.

L’episodio è avvenuto in Trentino, su uno dei valichi più battuti nei weekend estivi: il Passo della Mendola. Qualche centauro, vedendo controlli lungo la strada, ha pensato di avvertire chi saliva in senso opposto. Un gesto di complicità che molti considerano normale tra colleghi di sella. Solo che stavolta dall’altra parte non c’erano semplici utenti: erano carabinieri in moto, impegnati nei servizi “due ruote sicure” disposti dal comando provinciale.

Sanzione beffa
Sanzione beffa -topmoto.it

Appena capito il gioco, i militari hanno invertito la marcia e sono scattati i verbali. Un finale amaro per chi credeva di “aiutare” la comunità dei motociclisti e si è invece ritrovato con una sanzione. Le concause della beffa sono tante: traffico in aumento, stagioni turistiche affollate, controlli mirati sui tratti più critici. E una linea di condotta netta, che punta a far rispettare regole e sicurezza senza sconti.

Tolleranza zero e servizi “due ruote sicure”

La nota dell’Arma spiega il perché della stretta: per contrastare i tentativi di eludere i controlli, su alcune arterie vengono impiegati anche equipaggi in borghese, dedicati all’osservazione e all’individuazione dei comportamenti più a rischio. Lo scopo è segnalare per tempo i motociclisti indisciplinati e permettere ai colleghi in uniforme di effettuare i fermi in sicurezza.

Sanzione beffa
Trentino, paradiso motociclistico a tolleranza zero – topmoto.it

Il piano si inserisce nelle linee definite in sede di commissariato del governo, durante il Comitato operativo per la viabilità. In pratica, una cabina di regia che individua priorità, tempi e luoghi d’intervento. I carabinieri proseguiranno i controlli per tutta l’estate, concentrandosi sui tratti più trafficati e sulle zone non coperte da altri presìdi. L’obiettivo è ridurre i rischi tipici della bella stagione: velocità eccessiva, sorpassi azzardati, distrazioni, gruppi che salgono compatti e allungano il passo senza accorgersi dei limiti.

Il caso della Mendola è emblematico: avvisare gli altri della presenza di posti di controllo non è una furbata innocua. Diventa un ostacolo all’attività delle forze dell’ordine e, di fatto, può favorire chi viola le regole. In questo scenario, l’utilizzo di pattuglie in borghese serve proprio a cogliere sul fatto questi comportamenti e a interromperli subito, senza inseguimenti o manovre rischiose.

Per i motociclisti significa niente “solidarietà” fuori dalle righe, rispetto dei limiti, attenzione ai punti critici. La stagione impone disciplina, soprattutto nelle ore di maggiore afflusso. Le sanzioni arrivate al passo della Mendola raccontano una linea dura ma chiara: prevenire conta, ma quando serve si passa alla repressione.

Chi guida deve adeguarsi, perché su certe strade l’errore pesa più del previsto e la soglia di tolleranza è ormai ridotta al minimo. In gioco non c’è solo un verbale: c’è la sicurezza di tutti.

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