Una novità Moto Guzzi bussa alle porte di EICMA: il tema è il prezzo, ma c’è davvero molto di più da scoprire in questo gioiello di Mandello
L’aria che si respira è quella delle grandi occasioni: con EICMA vicina, si torna a parlare di una Moto Guzzi che rompe gli schemi senza tradire lo sguardo del marchio, puntando a un pubblico più ampio con una proposta interessante sul piano industriale e, soprattutto, commerciale.

Le foto-spia circolate mesi fa hanno acceso l’immaginazione: un prototipo con architettura tecnica “insolita” per la Casa di Mandello e una ciclistica disegnata su misura, chiaro indizio di un progetto pensato per compattare i costi e centrare un posizionamento più accessibile.
Verso una Guzzi più accessibile
Al centro dell’ipotesi c’è un bicilindrico parallelo di 457 cm³, lo stesso schema visto sulle sportive medie del gruppo, qui immaginato con una mappatura meno estrema, più turistica, per massimizzare l’elasticità e contenere i costi di sviluppo. La scelta, se confermata, punterebbe a proporre una entry-level che non obblighi a progettare un nuovo V-twin.

Le immagini rubate su strada mostrano una ciclistica coerente con l’obiettivo: traliccio in tubi d’acciaio, nuovo forcellone e un monoammortizzatore laterale destro, soluzione poco convenzionale che ottimizza ingombri e manutenzione. La moto ritratta resta molto Guzzi fuori: serbatoio largo, presenza muscolare, faro tondo incorniciato nel cromato che richiama la V7 Special, fanalino dal disegno vicino a quello della V100 Mandello. In altre parole, la silhouette giusta per chi cerca carattere classico e proporzioni familiari, con la novità confinata sotto il serbatoio.
La potenza attesa si allinea ai limiti della patente A2, e proprio per questo con un prezzo contenuto e con valori che strizzano l’occhio ai neofiti e ai rientranti, senza per questo rinunciare a una spinta corposa ai medi: l’architettura a fasatura irregolare, con biella a 270°, promette un’erogazione piena e un sound riconoscibile, lontano dal tono anonimo che alcuni associano ai paralleli.
Il punto sensibile è culturale: una Guzzi senza V trasversale può dividere la platea, ma l’alternativa — progettare da zero un V-twin compatto — avrebbe impatti economici difficili da recuperare in una classe media sempre più affollata. Usare un motore già industrializzato, abbinato a una ciclistica disegnata per Mandello, è la scorciatoia intelligente per presentare un modello d’ingresso dal prezzo più invitante.
Resta la variabile del calendario: con il salone alle porte, la curiosità cresce e i tasselli raccolti finora compongono un quadro plausibile, ancora privo dell’annuncio ufficiale. Se le ipotesi troveranno conferma, la nuova 450 potrebbe diventare la porta d’accesso perfetta al mondo Guzzi, con look tradizionale, guida amichevole e un listino capace di far parlare. Per la certezza, appuntamento a EICMA: lì, prezzo e dettagli diranno se l’idea nata sulle strade dei collaudi diventerà realtà.