Arriva in Europa con motore diesel e tanta sostanza: per gli amanti dei Suv spaziosi con ambizioni fuoristrada è l’affare del momento
Un’icona dell’off-road cinese sbarca ufficialmente in Germania con tempismo strategico: la BAW 212 si presenta a Monaco a inizio settembre, in un contesto che le dà visibilità e credibilità tra gli appassionati europei. Parliamo di un vero fuoristrada, non di un SUV da passerella.

Carrozzeria squadrata, proporzioni generose, approccio funzionale, con l’obiettivo di affrontare facilmente terreni difficili. Il riferimento stilistico è a metà strada tra Jimny e Wrangler, ma qui c’è un’impostazione tutta pratica, sostenuta da una meccanica coerente e da un abitacolo semplice, robusto, senza eccessi tecnologici superflui. La scelta del diesel è controcorrente, ma definisce il posizionamento: strumento di lavoro, autonomia solida, costi sotto controllo, soprattutto per chi si muove fuori dall’asfalto.
Suv super spazioso e diesel
La nuova generazione resta fedele al DNA dell’originale “Beijing Jeep”, prodotta per oltre sei decenni e riconosciuta in patria come mezzo affidabile sia in ambito militare sia civile, con più di 2,5 milioni di esemplari costruiti. Le misure sono importanti: 4,70 metri di lunghezza, 1,90 di larghezza, 1,93 di altezza, con passo di 2,86 metri, dimensioni che garantiscono spazio reale a bordo e una presenza decisa su strada e in fuoristrada.

Sotto il cofano c’è un 2.0 diesel da 166 CV, abbinato a un automatico a 8 rapporti e trazione integrale inseribile: una combinazione che mette la 212 nella categoria degli attrezzi da terreno, pronti per pendenze, fango, ghiaia e carichi, senza ansie. L’impostazione tecnica si accompagna a consumi dichiarati di 8,5 l/100 km e 244 g/km di CO2, valori che rispecchiano la natura del mezzo e la sua vocazione d’uso severa.
Il listino non è stato ancora comunicato, ma il quadro di prodotto è definito: tanta sostanza, meccanica coerente, dimensioni generose, poche concessioni al superfluo, con focus su prestazioni utili e affidabilità. Resta da capire l’espansione oltre il mercato tedesco: per ora non c’è conferma sulla disponibilità in altri Paesi europei, dettaglio che potrà cambiare in base alla risposta della domanda.
Il senso dell’operazione è riportare sul mercato europeo un fuoristrada “alla vecchia maniera”, con tutto lo spazio che serve e un motore diesel pronto a macinare chilometri, lontano dalle mode ma vicino alle esigenze di chi lavora e di chi va davvero in off-road. In un panorama dominato da SUV d’immagine, la 212 sceglie la via della imnpostazione solida: trazione inseribile, automatico a 8 marce, carrozzeria robusta, interni pratici, misure da viaggio, senza perdere di vista i costi d’esercizio e la facilità d’uso quotidiana.
Per molti, è proprio questo l’affare del momento: tanta sostanza, spazio vero e un diesel che fa il suo mestiere, ora e qui, senza mezze misure.