Una nuova Super Cruiser da 175 CV, con linee firmate Roland Sands e cuore Buell, affronta i collaudi decisivi.
Erik Buell non è mai stato uno che si arrende. La sua storia lo dimostra: quando nel 2009 Harley-Davidson decise di chiudere la prima Buell, e dopo l’esperienza della Erik Buell Racing interrotta nel 2015, l’imprenditore americano non si è mai arreso del tutto. Oggi il marchio che porta il suo nome prova nuovamente a farsi strada, con un modello che ha già acceso l’interesse di molti appassionati.

La Super Cruiser, attesa da tempo, vuole riportare il brand sulle strade e nel cuore degli amanti delle moto americane. I preordini si erano raccolti già a fine 2023, ma il percorso di sviluppo si è allungato, come prevedibile per una piccola realtà che deve rimettersi in piedi quasi da zero. Ora però sembra arrivato il momento della verità.
Super Cruiser, il cuore del progetto
La nuova Super Cruiser nasce in collaborazione con Roland Sands, autore delle linee che mescolano forza e anima sportiva, quasi una Harley-Davidson moltiplicata per due. La base tecnica è il bicilindrico a V di 1.190 cc raffreddato a liquido, lo stesso già usato sulle Hammerhead 1190 e sulla 1190SX.

In quella configurazione eroga 175 cavalli e 101 Nm di coppia, valori da vera sportiva che, su una cruiser, significano prestazioni fuori dal comune. Anche se i numeri finali potrebbero essere leggermente ridotti, restano comunque superiori alla media della categoria.
Il telaio dovrebbe essere un perimetrale in acciaio, abbinato a sospensioni completamente regolabili: forcella a steli rovesciati e mono posteriore. A confermare l’impostazione più sportiva che turistica c’è pure l’impianto frenante Brembo, segno che la Super Cruiser non punta solo sull’immagine ma anche sulla sostanza tecnica.
Oggi i prototipi stanno affrontando le prove conclusive. Buell ha deciso di testare le moto in condizioni estreme: si parte dai 49 gradi dei deserti americani fino ai valichi a oltre 4.000 metri d’altitudine. Temperature, altitudine e percorsi impegnativi mettono alla prova sia la ciclistica sia il motore, in un vero battesimo del fuoco utile a certificare l’affidabilità del mezzo.
Per ora non ci sono dettagli sull’elettronica, settore che potrebbe fare la differenza nella guida quotidiana, ma l’attesa per sapere come Buell abbia interpretato questo aspetto è alta.
La Super Cruiser rappresenta molto più di una nuova moto: è la scommessa di un marchio che vuole tornare competitivo in un panorama complicato, dove le piccole case devono combattere con colossi ben organizzati. La riuscita di questo progetto determinerà se Erik Buell riuscirà davvero a restituire al suo nome il peso che aveva un tempo.
Il verdetto finale arriverà presto. Per il momento resta l’immagine di un’imprenditore che non ha mai rinunciato a credere nella sua idea e che, ancora una volta, si affida alla passione per provare a rimettersi in sella.