Prezzi alla pompa in netta discesa: agosto segna minimi pluriennali e il diesel scivola, con un quadro che cambia i pieni di molti automobilisti
Nel cuore dell’estate, tra rientri e ultimi viaggi, è arrivata una notizia attesa da chi macina chilometri: il costo dei carburanti ha girato la boa e continua a calare in modo percepibile. L’andamento delle materie prime e dei raffinati ha spinto verso il basso i listini lungo la rete nazionale, con effetti visibili alla colonnina.
A certificare il trend è una comunicazione ufficiale, che mette ordine ai numeri e traccia il paragone con le stagioni passate, quando la pressione sui prezzi era ben diversa. La fotografia di agosto presenta un minimo che non si vedeva da anni, prima che gli eventi geopolitici spostassero gli equilibri.
Ad agosto i prezzi medi in Italia toccano il livello più basso dal 2021, un riferimento che riporta la memoria a prima dell’escalation internazionale successiva, con impatto diretto sulle pompe. Alla vigilia dell’ultimo esodo, i numeri dicono benzina a 1,70 euro al litro e diesel a 1,63 euro al litro, valori che cambiano la convenienza del pieno quotidiano e ridisegnano il budget dei viaggi.
Il confronto con il 23 gennaio è eloquente: la verde scende di 13 centesimi al litro, il gasolio di 11,3, un alleggerimento che si sente soprattutto su percorrenze autostradali e utilizzi professionali.
Guardando a un anno fa, il delta resta favorevole: rispetto ad agosto 2024 la benzina costa 11,5 centesimi in meno al litro, il diesel 6 centesimi in meno, segno di un raffreddamento progressivo che si è consolidato nell’ultima parte dell’estate. Il salto è più netto nel paragone con agosto 2023: allora la benzina stava 23,4 centesimi più in alto e il gasolio 19,2, differenze che, sommate, ribaltano la spesa su un pieno da 50 litri.
Ancora più marcato il confronto con il 2022, al netto del taglio accise in vigore all’epoca: +37,9 centesimi per la benzina e +45,5 per il gasolio, scarti che spiegano quanto fosse eccezionale quella fase per volatilità e picchi.
Il quadro, insomma, si muove nella direzione giusta, trainato dai mercati internazionali che hanno allentato la presa sui prodotti raffinati e sulle materie prime, con ricadute diffuse lungo la rete.
Dal fronte istituzionale arriva anche la linea sul controllo: monitoraggio costante dei prezzi e invio settimanale delle anomalie alla Guardia di Finanza, un presidio che punta a garantire comportamenti corretti e chiarezza per chi fa rifornimento.
In questo contesto, il diesel a 1,63 euro al litro rimescola le abitudini: per chi guida molto, il momento è favorevole per programmare i pieni, specie in vista dei rientri, con l’accortezza di verificare i listini dei singoli impianti nell’area abituale.
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